- Titolo: Adorazione dei pastori
- Autore: Scuola lombarda
- Data: tardo secolo XVII
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensioni: cm 42 x 31
- Provenienza: Parma, collezione Dalla Rosa- Prati, 1851
- Inventario: GN 40
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: Deposito
Proviene dalla collezione Dalla Rosa-Prati come la Deposizione di Cristo nel sepolcro (vedi la scheda successiva, inv. 42) di cui è il pendant; come questo quadro fu attribuito a Giulio Cesare Amidano, pittore parmense seguace di Bartolomeo Schedoni (Inventario… 1832-1851, n. 82; Ricci 1896, p. 154) o a Luigi Amidano (Sorrentino 1931a, p. 15), quest’ultima attribuzione senz’altro è il risultato di un lapsus (cfr. scheda 486).
Nel 1939 il Quintavalle propose il dipinto quale opera della Scuola lombarda del primo ’600 (p. 202). Più tardi, fu pubblicato dalla Gregori su indicazione di Roberto Longhi (1954, pp. 13-14), come opera giovanile di Luigi Miradori, detto il Genovesino (Genova 1600/1610-Cremona 1656/57), opinione sostenuta dalla studiosa anche nel 1973 (p. 67). Comunque, Armando Quintavalle mantenne sempre la prima attribuzione all’Amidano mentre la Ghidiglia (1960, p. 29) accolse la proposta di revisione. Stilisticamente però il quadro presenta quel tipo di esagerazione formale delle figure, arrivando persino a un gigantismo, che ricorda certi pittori lombardi della seconda metà del ’600 quali Antonio Busca (Milano 1625-1686) o, in modo più specifico, Filippo Abbiate (Milano 1640-1715) e suggerisce, piuttosto, una data verso la fine del secolo, intorno al 1680-1690.Il quadro è coperto da una vernice sporca e i toni scuri sembrano rientrati.