- Titolo: Adorazione dei Magi con i santi Chiara e Francesco
- Autore: Giovan Battista Volponi, detto lo Scalabrino (attribuito a)
- Data: 1510 circa
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensioni:
- Provenienza: Pistoia, convento di Santa Chiara?; Firenze, collezione Tacoli Canacci,1787
- Inventario: 158
- Genere: Pittura
- Museo: Galleria Nazionale
- Sezione espositiva: La pittura toscana e in Italia centrale 1200-1500
L’artista nacque a Pistoia l’8 aprile 1489, figlio di Piero Volponi e di Cosa di Lazzaro di Jacopo; il soprannome Scalabrino, cioè furbo, gli derivò dal cognome.
Il dipinto fa parte di quel gruppo di tavole acquistate dal marchese Tacoli Canacci su richiesta del duca Ferdinando di Borbone. Egli stesso, orgoglioso di questa opera, fece apporre sul retro una scritta in cui viene indicata la sua provenienza dalla chiesa delle francescane di Pistoia dedicata a Santa Chiara e che ne indicava erroneamente la paternità a due pittori, Fra Paolino e suor Plautilla, seguaci del più famoso fra Bartolomeo.
Nonostante Corrado Ricci nel catalogo della Regia Galleria di Parma del 1896 avesse sostenuto l’assegnazione a Suor Plautilla, la storiografia critica più recente ha proposto la nuova attribuzione di questa tavola allo Scalabrino, artista a lungo attivo nella sua città ed eclettico seguace di Fra Paolino, sulla base di confronti con opere documentate come il Martirio del santo titolare in Sant’Andrea Fuorcivitas o il Gonfalone di san Giuseppe nel Museo Diocesano, firmato con un cartellino di identica forma, a quello nel quadro parmense purtroppo cancellato. Fatta collocare nelle sale della Galleria da Maria Luigia nel 1821, ma portata poco dopo a Colorno da Carlo III, la tavola ritornò in Pilotta nel 1865. Il dipinto si apprezza per una tavolozza di colori vivaci, intensi e corposi e per le delicate aperture paesaggistiche godibili in altre opere del pittore.