Antico Egitto

La decisione di dotare il Museo di Parma di “antichità egizie” coincide con gli anni dello sviluppo dell’Egittologia come scienza, dopo la scoperta della stele di Rosetta e la sua decifrazione nel 1822. Nel 1826 il pittore milanese Giuseppe Molteni dona al Museo “tredici idoletti egiziani… di legno, di bronzo… di terra smaltata con geroglifici… tredici amuleti… e uno scarabeo sacro…”. La donazione dà l’avvio al progetto di creare una “Sezione aggiunta di Antichità Egiziane” nel il museo: tra il 1830 e il 1832 il direttore Lopez riesce ad acquistare un primo consistente nucleo di oggetti, tra cui il sarcofago di Shepsesptah, il “controcoperchio” di mummia, le tre stele funerarie di pietra calcarea, il frammento di rilevo parietale di Amenemone, le due stele funerarie di legno dipinto, il papiro di Amenothes, due vasi canopi, due ostraka, 21 bronzetti, una collana funeraria, 8 oggetti di legno tra cui i tubi da toeletta, il poggiatesta e la barca funeraria.

Dopo la fine del regno di Maria Luigia non vengono più acquistati oggetti provenienti dall’Egitto: in seguito arriveranno al Museo solo isolati doni di privati. Con la fine dell’800 si esaurisce il fervore intorno alla sezione egizia e all’Egittologia nel museo di Parma.

La collezione oggi si compone di circa 200 pezzi che coprono un periodo che va dal 2100 a.C. al I sec. d.C., provenienti per la maggior parte da Tebe e da Memphis. Seppur piccola dal punto di vista della quantità, la collezione del Museo di Parma ha soprattutto pezzi di notevole valore storico e scientifico, che la rendono ancor oggi oggetto di interesse e di visita da parte di studiosi di livello internazionale.

Ad essa nel 2009 è andata ad aggiungersi la collezione Magnarini di scarabei-sigillo (acquistata dalla Fondazione Cariparma nel 2008 e poi data in comodato alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna). Si tratta di ben 429 scarabei-sigillo egizi: per numero di esemplari, ampiezza dell’ambito cronologico ricoperto, varietà dei motivi rappresentati, dei materiali e delle tecniche di produzione, e rarità, la collezione è considerata una delle più prestigiose attualmente esistenti.

Approfondimenti

  • Tra sarcofagi e scarabei sigillo. Scopriamo gli Egizi. Piccola guida per giovani visitatori alla Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Parma (a cura di R. Conversi) [scarica Adobe PDF 3,4 Mb ca.]
  • La formazione e gli allestimenti della Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Parma. Una novità: l’esposizione della Collezione Magnarini di scarabei sigillo (a cura di Roberta Conversi) [scarica Adobe PDF 0,8 Mb ca.]

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