I colossi del Palatino
Fa da cerniera tra la prima parte del Salone e la sua conclusione, la coppia spettacolare di Colossi in pietra di basanite del II sec. d.C. provenienti dalle residenze imperiali del Palatino e portate nel parmense nel 1724, per adornare il giardino della reggia di Colorno. Messi in relazione con le coeve committenze farnesiane ed esposti in questa posizione nel 1822 grazie al sapiente progetto architettonico di Nicolò Bettoli, rappresentano la conclusione del percorso che dalla ritrattistica e dalla codificazione antica del ritratto ufficiale moderno conduce ai cicli decorativi di soggetto mitologico. Qui, la ripresa a fini propagandistici e ideologici dell’iconografia mitologica influisce addirittura sul gusto alla moda, come dimostra il taglio delle basette dell’Eracle, così in voga all’epoca di Direttorio. Quanto all’ellissi neoclassica, ispirata forse a modelli ellenistici, costituisce uno scrigno di rara potenza che funziona da perfetta transizione scenografica tra le varie sezioni del Salone. I colossi, originariamente collocati nell’Aula Regia della Domus Flavia, sono un documento dell’influenza africana e orientale attiva a Roma dalla fine del I secolo d.C., nuovo paradigma sostitutivo del razionalismo di matrice ellenica.
Crediti Fotografici
ph. Giovanni Hänninen