L’evento musicale letterario si svolgerà il 17 febbraio alle ore 17 nella sala della musica dei Voltoni
Nella Sala della musica dei Voltoni il 17 febbraio alle ore 17 si svolgerà un evento musicale letterario che si articolerà in diverse fasi, con una introduzione del manoscritto autografo della Sonata per Rovene di Niccolò Paganini (1782-1840), a cura di Paola Cirani, direttrice della Biblioteca Palatina.
La Sonata per Rovene di Niccolò Paganini costituisce uno dei manoscritti autografi di maggior pregio della Sezione Musicale della Biblioteca Palatina. Si tratta di un brano che il grande violinista genovese compose per un organico costituito da chitarra e mandolino, ma che, in questa circostanza, viene proposto in una riduzione per chitarra e fisarmonica. È formato da un Largo introduttivo, seguito da un Andante, quindi da un Andantino brillante.
Paganini soggiornò per diversi anni a Parma dove fu incaricato dalla duchessa Maria Luigia di un progetto relativo al rinnovamento dell’orchestra di corte. La sua proposta non andò comunque a buon fine, probabilmente per motivi economici.
Le spoglie del violinista riposano a Parma nel cimitero della Villetta.
La Sonata per Rovene di Niccolò Paganini costituisce uno dei manoscritti autografi di maggior pregio della Sezione Musicale della Biblioteca Palatina. Si tratta di un brano che il grande violinista genovese compose per un organico costituito da chitarra e mandolino, ma che, in questa circostanza, viene proposto in una riduzione per chitarra e fisarmonica. È formato da un Largo introduttivo, seguito da un Andante, quindi da un Andantino brillante.
Paganini soggiornò per diversi anni a Parma dove fu incaricato dalla duchessa Maria Luigia di un progetto relativo al rinnovamento dell’orchestra di corte. La sua proposta non andò comunque a buon fine, probabilmente per motivi economici.
Le spoglie del violinista riposano a Parma nel cimitero della Villetta.
Dopo l’introduzione seguirà l’esecuzione della Sonata per Rovene di Paganini (acquistata dal violinista Romeo Franzoni) e risalente agli anni dal 1805 al 1808 circa, con i musicisti Michele Greci (chitarra) e Massimo Signorini (fisarmonica).
Si procederà poi alla presentazione del volume Paganini… e Livorno di Massimo Signorini, uno degli ultimi studi riguardanti la vita del grande virtuoso genovese, prodotto dalla casa editrice Sillabe in partnership con Opera Laboratori.
Si procederà poi alla presentazione del volume Paganini… e Livorno di Massimo Signorini, uno degli ultimi studi riguardanti la vita del grande virtuoso genovese, prodotto dalla casa editrice Sillabe in partnership con Opera Laboratori.
La ricerca dell’autore Massimo Signorini sul soggiorno di Paganini nella città di Livorno -oggetto del volume- ha voluto circoscrivere, con l’aiuto delle fonti storiche rintracciate negli archivi e nelle biblioteche livornesi, le accademie musicali e le presenze di Niccolò Paganini avvenute effettivamente nella città di Livorno. Si è cercato, pertanto, di fare chiarezza in una breve parte della biografia del musicista visto che molte delle pubblicazioni sinora realizzate, riportano date, notizie e supposizioni di vicissitudini errati, senza il supporto di documentazione storica né di riferimenti bibliografici.
L’autore Massimo Signorini è riuscito nell’intento di dare un ulteriore apporto di verità storica, volta alla valorizzazione del singolare rapporto che si creò tra Paganini e Livorno, città in cui il violinista genovese, ‘forse’, ricevette in dono da monsieur Livron il violino della sua vita il “Cannone” firmato da Guarneri “del Gesù”.
La presentazione di Massimo Signorini sarà seguita da una seconda sezione musicale in cui il maestro Michele Greci alla chitarra da lui progettata “chitarra Greci”, interpreterà un repertorio su Ferdinando Carulli, Filippo Gragnani e Niccolò Paganini, con l’esecuzione di brani musicali con brevi introduzioni storico musicali atte ad inquadrare al meglio lo spirito artistico dei brani, relativi al contesto artistico-culturale di Paganini:
–Ferdinando Carulli (1770-1841) “Il diletto” – Andantino in La minore, op. 241 n. 18 con Michele Greci (chitarra)
–Filippo Gragnani (1768-1820) “La Romanza” – Adagio op. 6 n. 1 con Michele Greci (chitarra)
–Niccolò Paganini (1782-1840) “La Galanteria di Paganini” – Dai “Ghiribizzi”
– n° 41
– n° 43
– n° 20 (“Là ci darem la mano…”)
“Il Paganini virtuoso” – Andantino Variato (Tema e sei variazioni)
L’autore Massimo Signorini è riuscito nell’intento di dare un ulteriore apporto di verità storica, volta alla valorizzazione del singolare rapporto che si creò tra Paganini e Livorno, città in cui il violinista genovese, ‘forse’, ricevette in dono da monsieur Livron il violino della sua vita il “Cannone” firmato da Guarneri “del Gesù”.
La presentazione di Massimo Signorini sarà seguita da una seconda sezione musicale in cui il maestro Michele Greci alla chitarra da lui progettata “chitarra Greci”, interpreterà un repertorio su Ferdinando Carulli, Filippo Gragnani e Niccolò Paganini, con l’esecuzione di brani musicali con brevi introduzioni storico musicali atte ad inquadrare al meglio lo spirito artistico dei brani, relativi al contesto artistico-culturale di Paganini:
–Ferdinando Carulli (1770-1841) “Il diletto” – Andantino in La minore, op. 241 n. 18 con Michele Greci (chitarra)
–Filippo Gragnani (1768-1820) “La Romanza” – Adagio op. 6 n. 1 con Michele Greci (chitarra)
–Niccolò Paganini (1782-1840) “La Galanteria di Paganini” – Dai “Ghiribizzi”
– n° 41
– n° 43
– n° 20 (“Là ci darem la mano…”)
“Il Paganini virtuoso” – Andantino Variato (Tema e sei variazioni)
La particolarità dell’esecuzione vedrebbe l’interpretazione della Sonata per Rovene non per chitarra e mandolino (originale) bensì per chitarra e fisarmonica da concerto, dato che Massimo Signorini oltre ad essere autore del libro Paganini e… Livorno è altresì docente di fisarmonica presso il Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino. In tale trascrizione non viene assolutamente ad essere modificata alcuna nota della partitura, senonchè il mezzo timbrico che invece di essere la corda del mandolino sarà l’ancia libera della fisarmonica a vibrare.
Tra l’altro la scrittura degli accordi della chitarra sembra anticipare l’invenzione della fisarmonica (accordéon, 1829 Cyrille Demian, brevetto a Vienna) strumento che fu ideato sia per realizzare gli accordi precomposti che erano in voga nel periodo romantico che della necessità di tenere fermo un suono cantabile senza doverlo continuamente ribattere (come nel mandolino). Infatti l’emissione del suono poteva essere tenuto lungo e plasmabile con la tecnica della messa in voce (dinamica dal piano al forte e viceversa, proprio come la voce). Questa particolarità del suono dinamico ed espressivo della fisarmonica sembra perfettamente conciliabile con lo stile appassionato e patetico delle arie paganiniane romantiche dell’800. Per cui può essere una rivisitazione molto interessante per dare una veste nuova alla Sonata per Rovene di Niccolò Paganini.
Tra l’altro la scrittura degli accordi della chitarra sembra anticipare l’invenzione della fisarmonica (accordéon, 1829 Cyrille Demian, brevetto a Vienna) strumento che fu ideato sia per realizzare gli accordi precomposti che erano in voga nel periodo romantico che della necessità di tenere fermo un suono cantabile senza doverlo continuamente ribattere (come nel mandolino). Infatti l’emissione del suono poteva essere tenuto lungo e plasmabile con la tecnica della messa in voce (dinamica dal piano al forte e viceversa, proprio come la voce). Questa particolarità del suono dinamico ed espressivo della fisarmonica sembra perfettamente conciliabile con lo stile appassionato e patetico delle arie paganiniane romantiche dell’800. Per cui può essere una rivisitazione molto interessante per dare una veste nuova alla Sonata per Rovene di Niccolò Paganini.
CURRICULUM MASSIMO SIGNORINI
Si diploma in fisarmonica al Conservatorio Statale di Musica Luigi Cherubini di Firenze con il massimo dei voti lode e menzione d’onore sotto la guida del maestro Ivano Battiston e successivamente ottiene il diploma in Jazz con la laurea triennale sotto la guida del maestro Mauro Grossi presso l’I.S.S.M, Pietro Mascagni di Livorno. Parallelamente alla fisarmonica si laurea con il massimo dei voti in Cinema Teatro Produzioni Multimediali presso la Facoltà di Lettere dell’Università Pubblica e Politica presso l’Università di Pisa. Nel 2011 è stata dedicata a Massimo Signorini un’intera puntata a Qui Comincia su Radio 3 per la presentazione del suo libro Fisarmonica e Interpretazione – Un’introduzione e cinquanta interviste edito da Felici Editore. Pubblica materiale di saggistica, didattica e composizioni musicali per le case editrici: Ut Orpheus di Bologna, Sillabe di Livorno, Il Campano di Pisa. Nel 2012 ha recuperato il nome dell’Accademia degli Avvalorati di Livorno sotto forma di associazione con lo scopo di valorizzare le tradizioni musicali ed artistiche della Città di Livorno. È docente di ruolo di fisarmonica presso il Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino.
CURRICULUM MICHELE GRECI
Nato in Anacapri, si è diplomato brillantemente in Chitarra classica presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia. Si è laureato poi in Discipline Musicali con indirizzo “Chitarra solista” a pieni voti. In veste di concertista ha suonato per molte e prestigiose Associazioni musicali, in Italia ed all’estero, nonché per la Radio Nazionale. Esperto di storia degli strumenti musicali, è socio fondatore della Associazione Paleografica Italiana, nata per la diffusione della Musica Antica. Ha scritto il primo saggio sulla Chitarra pubblicato dalla “Nuova Rivista Musicale Italiana” (ed. RAI), ed è autore di numerosi articoli e saggi su riviste specializzate. Ha collaborato per molti anni con l’ENEA nella ricerca di un metodo di indagine interferometrico non distruttivo per l’analisi, il restauro e la conservazione degli strumenti musicali. Ricercatore di acustica musicale applicata, ha ideato e costruito un nuovo tipo di Chitarra classica che, rappresentando di fatto una piccola rivoluzione nel campo della liuteria tradizionale, ha messo in fermento tutta la stampa internazionale. Un modello di tale Chitarra è stato donato a Sua Santità Giovanni Paolo II, che lo ha collocato nella Sua collezione privata. Nell’anno 2000, per i tipi della Fratelli Palombi Editori di Roma ha pubblicato una Storia della Chitarra, intitolata “Chitarra, storia e immagini” scritta in collaborazione con Carlo Carfagna. Nell’anno 2007 ha pubblicato una seconda “Storia della Chitarra” (Carish, Milano), con la collaborazione di Carlo Carfagna e Roberto Fabbri, libro che ha visto la seconda ristampa nel 2017. Dall’anno 2008 al 2013 è stato Direttore Artistico del settore Musica dell’Istituzione Palazzo Rospigliosi di Zagarolo e Direttore Artistico dell’Orchestra “Petrassi”. Nel tempo, Michele Greci ha presentato la sua chitarra in numerose importanti occasioni, sia in Radio che in numerose trasmissioni televisive. Tra le più recenti presentazioni pubbliche quelle al Falaut Campus presso l’Università di Salerno, e presso il Conservatorio di Benevento (ottobre 2014), al Fiuggi International Festival del 2016, dove ha anche ricevuto il “Premio per la Ricerca Liutaria”, al Conservatorio di Avellino (2017), all’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca, all’Istituto Musicale “Mascagni” di Livorno e al Liceo Musicale “Alfano I” di Salerno (2018), al XII Fiuggi Guitar Festival di Fiuggi (2018), in cui ha ricevuto il premio per la “Promozione della Chitarra”, al 27mo Guitar International Festival di Brno (Rep. Ceca, 2018), al Cremona Musica 2018 nonché al Sit-In di Chitarra 2018 di Potenza Picena. Nel 2018 ha collaborato con la Ditta Galli di Napoli per il perfezionamento delle corde per chitarra “Genius”, che sono state poi presentate a CremonaMusica. Per questo lavoro di ricerca, ha ricevuto nel 2019 il Premio Città di Fiuggi, congiuntamente al Maestro Cordaio Tommaso Galli. Nel 2019 ha presentato la sua chitarra a Livorno, con un concerto eseguito nell’ambito delle celebrazioni in onore di Andrès Segovia. Già titolare di cattedra di Chitarra presso il Conservatorio Statale “Domenico Cimarosa” di Avellino, dal novembre del 2019 si dedica completamente alla Ricerca e alla diffusione della sua innovativa Chitarra.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti