Nell’ambito delle conferenze organizzate dall’associazione culturale Arkheoparma, nella sala conferenze dei Voltoni del Palazzo della Pilotta, giovedì 6 ottobre alle ore 17 il dott. Matteo Riccò tratterà il tema “Il mistero delle erme, la guerra civile ateniese”.
Nessun personaggio ha diviso maggiormente la storiografia antica: Alcibiade, a più di 3000 anni dalla sua morte, rimane un mistero. Geniale stratega militare, abile politico, ma anche “inventore” del doppio (anzi: triplo) gioco, Alcibiade sarebbe potuto passare alla storia come l’erede di Pericle, vincitore della Guerra del Peloponneso e creatore di un vero e proprio impero mediterraneo secoli prima di Roma … ma gli eventi andarono diversamente, facendo di lui il catalizzatore del crollo della Democrazia Ateniese, ed infine della sconfitta di Atene nella guerra mortale con Sparta. Soprattutto, la nostra visione di Alcibiade è indissolubilmente legata al più grande storico del mondo antico – Tucidide, che usa la sua voce e i suoi discorsi come affilata arma retorica per svelare i confini ed i limiti della democrazia ateniese, legandolo indissolubilmente ad una visione del regime democratico come strumento di potere asservito a chi sia capace di cavalcarne le bizze e gli umori.
Ebbene, nella carriera di Alcibiade c’è un vero e proprio punto di svolta, che segna un prima ed un dopo. In una notte di primavera del 415 a.C., alla vigilia della spedizione in Sicilia, da lui auspicata, promossa, pianificata e che proprio Alcibiade avrebbe dovuto comandare, le statue del dio Hermes sono mutilate brutalmente. Nel giro di pochi giorni, emerge uno scandalo di proporzioni colossali, che trascina Alcibiade nella polvere e rompe la catena di comando di Atene alla vigilia della più impegnativa missione che la città abbia mai gestito, e che senza Alcibiade si tradurrà in un disastro. Fuggito in esilio presso gli arcinemici Spartani, sarà proprio lui a spingere i Lacedemoni alla ripresa delle ostilità contro Atene, e a congegnare una nuova strategia bellica – occupazione del territorio ateniese, alleanza con il Grande Re di Persia, che metterà Atene alle corde. Richiamato dagli Ateniesi, disperati, e travolti da una vera e propria guerra civile, ribalterà le sorti del conflitto, salvo essere costretto alla fuga dai soliti stravolgimenti della politica cittadina, subito prima della disastrosa battaglia di Egospotami (405 a.C.). Rifugiatosi nei suoi castelli in Tracia, la vendetta degli aristocratici della fazione avversa non mancherà di raggiungerlo quando, nel 404 a.C., deciderà di abbandonare i propri possedimenti per chiedere udienza al Grande Re di Persia: ironia della Storia, cercava aiuto per combattere gli Spartani e cacciarli da Atene. E il governo di Atene, in quel momento filospartano, non poteva permetterlo. Aveva solo 46 anni.
La prenotazione per la partecipazione all’evento è obbligatoria, scrivendo all’indirizzo arkheoparma@gmail.com
E’ fortemente consigliato l’utilizzo della mascherina per l’accesso all’evento.