Il Complesso della Pilotta รจ orgoglioso di annunciare che uno dei tesori della Biblioteca Palatina di Parma, i 35 manoscritti greci realizzati tra il X e il XVIII secolo, da oggi sono messi a disposizione degli studiosi e degli appassionati di tutto il mondo.
Ci fa piacere ricordare che dietro la pubblicazione on line si cela un lavoro scientifico ed un progetto culturale che ha richiesto anni di studi specialistici, interventi tecnici di alto livello e collaborazioni prestigiose, riunendo, accanto alla Palatina e allโUniversitร di Parma, partner del progetto, tre realtร di gran livello: la Chiesi Farmaceutici spa, nella persona del dottor Alberto Chiesi, la Dallara spa, nella persona del dottor Andrea Toso e la ditta Memores di Firenze, nella persona del dottor Gennaro Di Pietro. Chiesi Farmaceutici e Dallara spa hanno garantito i fondi per la digitalizzazione dei preziosi manoscritti, mentre Memores si รจ occupata dei passaggi tecnici imprescindibili per la pubblicazione delle immagini dei manoscritti.
โQuesta nuova apertura al mondo รจ โ evidenzia Simone Verde, direttore del Complesso museale statale parmense – un segno di come stiamo realizzando la Nuova Pilotta: non un fortino chiuso di sapere per pochi, ma una piattaforma dove i saperi vengono condivisi, con gli utenti e visitatori locali ma anche con coloro che a Parma non possono venire ma che vogliono conoscere i tesori incredibili della nostra Cittร . Ovunque essi sianoโ.
Massimo Magnani, professore di Lingua e Letteratura Greca dellโUniversitร di Parma, รจ il responsabile scientifico del progetto, oltre che curatore del convegno di studi sui manoscritti greci della Palatina, realizzato in Biblioteca nel novembre del 2019. Il lavoro รจ stato svolto in collaborazione con la Direzione della Biblioteca Palatina.
La pubblicazione รจ avvenuta in โInternet Culturaleโ, portale di accesso al patrimonio delle biblioteche pubbliche e di prestigiose istituzioni culturali italiane, curato dallโIstituto centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU). Lโindirizzo da cui รจ possibile accedere alla collezione รจ http://www.internetculturale.it/it/41/collezioni-digitali/29848/: ogni singolo manoscritto puรฒ essere visualizzato, sfogliato, ingrandendo le pagine o particolari di pagina. Il dettaglio dellโimmagine รจ altissimo, permettendo anche di cogliere il dettaglio fisico delle pergamene o delle carte sulle quali i testi sono stati scritti. La โesplosioneโ delle miniature, per altro bellissime, consente di percepire particolari che lโocchio umano non riuscirebbe a rilevare.
Ma cosa รจ stato messo a disposizione del mondo? A questa, che รจ la domanda fondamentale, risponde la direttrice della Palatina, dottoressa Paola Cirani.
โSi tratta โ afferma la studiosa – dellโintera raccolta di manoscritti greci della nostra biblioteca. Opere preziose e di enorme interesse, imprescindibili per studiosi di diverse discipline. 11 di essi provengono dal Fondo Palatino, nato dalla raccolta iniziata a Lucca dai Duchi di Borbone, che riunirono manoscritti acquistandoli da importanti collezioni private, come quella dei tre cardinali della famiglia Buonvisi. Uno dei pezzi piรน preziosi รจ il Ms. Pal. 5, sontuoso Tetraevangelo, datato intorno allโanno Mille.
Altri 24 manoscritti appartengono al Fondo Parmense, dove si trovano grazie allโopera di Paolo Maria Paciaudi (1710-1785), primo bibliotecario della Palatina, e di Giovanni Bernardo de Rossi (1742-1831), artefice della raccolta di quel fondo ebraico di manoscritti e stampati, che rende unica a tuttโoggi la Biblioteca. Tra i tesori di questo fondo vi รจ il Rotolo in pergamena (Ms. Parm. 1217/2), riunito con altri tre in una custodia, arricchita dallo stemma impresso in oro di Ferdinando di Borbone, oltre allโEtimologico di Simone Grammatico, opera di valore inestimabile.โ